#ecologica

VOI SIETE IL FUNZIONARIO DELL’UMANITÀ…

Niente coccodrilli per Umberto Eco. Solo ripescaggi. Tra tutti i libri (di Eco) che mi hanno ispirato curiosità uno in particolare è stato per me una rivelazione: “Come si fa una tesi di laurea”. Non è stata l’unica rivelazione (la più recente è venuta con “Il pendolo di Foucault”, manuale di tante cose insieme e in particolare di “editoria” bipolare), ma di sicuro è stata la meno attesa. In quello che viene presentato come un manuale accademico, che è scritto come un manuale e che si intitola come dovrebbe essere intitolato un manuale, non ti aspetti di trovare, disseminate tra esempi e tabelle, le tracce di una sistematica pratica anarcoide. Invece è, anche, un po’ così. E forse questa è la logica con cui Eco riesce a disorganizzare il mondo degli altri, ogni volta che comincia a organizzare il proprio: come semiologo con i Draghi… come antropologo della tv facendo pelo e contropelo al povero Mike… da lettore… scrivendo libri che hanno invischiato i più guardinghi puristi in un miele di mille provocazioni e tentazioni.
Una pratica, anzi quasi una pedagogia anarcoide, estremamente indulgente se la si pensa applicata proprio a un mondo come il suo, fatto di codici, enciclopedie e di infrazioni. Una per tutte: riscrivere il classico “Esercizi di stile” di Queneau… invece di tradurlo.


«Avete dedicato dei mesi e forse degli anni all’argomento scelto, c’avete pensato su, preso appunti, e ora vi accorgete di non essere qualificati? Ma cosa avete fatto tutto questo tempo? Se non vi sentite qualificati non presentate la tesi. Se la presentate è perché vi sentite pronti e in ogni caso non avete diritto a scusanti. Quindi, una volta esposte le opinioni degli altri, una volta fatte presenti le difficoltà, una volta messo in chiaro se su un dato argomento sono possibili risposte alternative, buttatevi. Dite tranquillamente “riteniamo che” o “si può ritenere che”. Nel momento in cui parlate, voi siete l’esperto. Se si scoprirà che siete un esperto fasullo, peggio per voi, ma non avete diritto di essere esitanti. Voi siete il funzionario dell’umanità che parla a nome della collettività su quel dato argomento. Siate umili e prudenti prima di aprir bocca, ma quando l’avete aperta siate superbi e orgogliosi».

(dal capitolo V.6 “L’orgoglio scientifico”, in U. Eco, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, Milano 1977)


#suggestioni

I CONSIGLI UNIVERSALMENTE UTILI DI UMBERTO ECO TRATTI DA “COME SI FA UNA TESI DI LAUREA”
di Elena Brenna | «Spunti di mezzanotte», 30 aprile 2015

» http://spuntidimezzanotte.com/umberto-eco-consigli-scrivere-tesi-di-laurea/