#disegnini #delCOVID19

CARTOLINE DALLA LUNA:
PASQUA

Le immagini si consumano, alcune si deformano, si posterizzano, si degradano e si confondono (chi è quello? Che Guevara o Jim Morrison?), altre hanno una potenza retorica tale da proteggerle dalle superfetazioni, dallo sfruttamento, dalla manipolazione. Sfuggono persino ai ristretti e mutevoli canoni dell’estetica, resistono (almeno per un po’).

L’omino davanti ai carri armati di piazza Tienanmen, la bambina vietnamita cosparsa di napalm, la ragazza con il fiore in mano davanti alle baionette, il filo spinato dei campi di concentramento… le torri gemelle, crolli e macerie, urla, disperazione e… abbracci e tramonti ecc. sono patrimonio individuale e universale, non parlano una lingua comune, ma sono eloquenti.

Di questo scorcio di millennio la suggestione più grande, per me, viene da una “dismisura”: un uomo solo disperso nelle tenebre bluastre della preghiera. Dio forse ascolta, forse non esiste, ma questo – silenzio e speranza – è il miracolo di cui abbiamo bisogno. O meglio, che avevo bisogno di vedere.


 
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